Compleanno a sorpresa
Tom Brady spegne 42 candeline e firma un curioso rinnovo con i Patriots
Il 3 agosto si celebra una delle feste pseudo-religiose più importanti di tutto il Massachusetts e territori attigui, ovvero il compleanno di Tom Brady. Quest’anno il QB dei New England Patriots ha spento 42 candeline e, anche se probabilmente la torta era piuttosto minimal, il pacco regalo è stato molto ma molto generoso. Poche ore dopo i Pats hanno infatti rinnovato il contratto del proprio quarterback per altri due anni a $70M. Il rinnovo di Brady permette ai Pats di liberare circa 5 milioni in cap space e presto o tardi ciò consentirà a Bill Belichick di rimpolpare un roster ottimo già allo stato attuale delle cose. Detto ciò, tale contratto nasconde alcuni dettagli molto interessanti. Dal lato di Brady, questi riceve un aumento in cash di $8M per la stagione 2019 per un totale di $23M. Curiosamente, come sottolineato da Spotrac, questo lo renderà appena il settimo QB più pagato, addirittura meno del rookie Kyler Murray ($24.1M). Dal lato dei Patriots, i due anni extra diventano nulli a marzo 2020 e si configurano come una sorta di paracadute in caso di un clamoroso crollo nelle prestazioni del QB, che peraltro non potrà essere oggetto di franchise o transition tag.
In parole povere, la situazione di Brady non è cambiata molto rispetto a una settimana fa. Alla fine della prossima stagione, lui e la squadra si ritroveranno a negoziare un nuovo accordo all’inizio della free agency, solo che nel frattempo il QB e la squadra migliorano le rispettive posizioni salariali in questa sorta di do ut des. Ciò che non ha subito modifiche è il noto desiderio di Brady di giocare fino ai 45 anni, traguardo che lo porterebbe a diventare il secondo QB più longevo della storia dopo il mistico highlander George Blanda. Sebbene il linguaggio contrattuale vada interpretato più come una sana cautela che una cieca fiducia, il futuro prossimo dei Patriots non può che dipendere in gan parte dalle prestazioni del proprio inossidabile condottiero. La depth chart del team vede infatti dietro a Brady l’ex Niners Brian Hoyer e il rookie da Auburn Jarrett Stidham. In altre parole, una volta portato fino in fondo il controverso addio di Jimmy Garoppolo, i Pats hanno deciso che non c’è alcun piano b. Quanto mostrato nelle ultime tre stagioni non fa che supportare questa decisione.
Dal 2016 Brady ha accumulato 12,486 yard con il 66.4% di completi e 89 TD, il tutto condito da un titolo di MVP e due anelli del Super Bowl su tre presenze consecutive alla partitissima. La longevità del marito di Gisele è dovuta soprattutto a tre fattori fondamentali. Dal punto di vista individuale, può contare sugli innovativi metodi d’allenamento del guru Alex Guerrero racchiusi nella Bibbia sportiva nota come The TB12 Method. Da quello collettivo, sa di avere alle spalle una franchigia in grado di cucirgli attorno di anno in anno un team sempre competitivo. Infine, una grossa mano arriva dalla lega stessa, che negli ultimi tempi ha istituito una serie di regole che proteggono i QB – secondo alcuni in maniera esagerata – dalle difese avversarie come mai prima d’ora. Non a caso, anche altri QB arrivati o quasi agli “anta” stanno mantenendo alto il livello delle proprie prestazioni. Basti pensare a Ben Roethlisberger (37), Philip Rivers (37) e Drew Brees (40) – per quanto nel caso di Eli Manning (38) il tempo non è stato affatto un alleato. Da parte sua, a 42 anni TB12 è di nuovo pronto a mettere in riga tutti gli avversari e rilanciare l’atavica sfida a Father Time in nome della gloria.
MVProf