Oh, snap! – Week 11
You like that! – Il meglio della settimana
DENVER BRONCOS
L’upset di giornata appartiene con pieno merito ai Denver Broncos, vittoriosi per 23-22 in trasferta contro i più quotati rivali dei Los Angeles Chargers. Nonostante i Broncos fossero usciti vincitori solo da una delle ultime sette partite giocate (peraltro contro dei Cardinals in pieno tanking), la squadra del Colorado può ancora contare su giocatori di indubbio valore. In primis, Von Miller, il cui intercetto ai danni di Philip Rivers nel 3° quarto sul -12 ha completamente rovesciato lo script della partita. Protagonisti in attacco sono stati Phillip Lindsay (2 TD) e Case Keenum, che, dopo tre quarti con appena 59 yard a referto, nel finale ha portato a termine un ottimo drive che ha portato il K McManus a calciare il FG della vittoria all’ultimo secondo.
COLTS O-LINE
Per anni il tallone d’Achille degli Indianapolis Colts è stata la propria offensive line, incapace di tenere in posizione eretta il proprio uomo franchigia Andrew Luck. Il management è però corso ai ripari, investendo negli anni scelte importanti al draft che ora stanno dando i propri frutti. La riprova? I Colts non hanno concesso un solo sack per cinque partite consecutive. Dopo aver debellato “Sackonsville” settimana scorsa, nemmeno contro i Tennessee Titans Luck è finito per terra. Uomo-immagine del quintetto è Quenton Nelson, 6° scelta assoluta e diventato fenomeno virale in settimana per un video in cui livella al suolo un giocatore avversario come un mini-carro armato da 150kg. L’audio era fasullo, ma la legnata assolutamente reale.
JAMES CONNER
È forse controintuitivo annoverare James Conner fra i vincitori di Week 11 nella giornata in cui il giocatore dei Pittsburgh Steelers ha vissuto la sua peggiore domenica in carriera. Contro dei Jacksonville Jaguars in grande crisi, ma sempre avversari tosti per i giallo-neri, Conner ha totalizzato appena 25 yard su corsa e si è lasciato scivolare dalle mani un touchdown sicuro. Tuttavia, la decisione di Le’Veon Bell di non tornare in squadra entro questa settimana ha ufficializzato il suo addio agli Steelers e perciò assicurato il posto a Conner per il resto della stagione e oltre. Pur senza uno dei giocatori più dinamici della NFL, in Conner gli Steelers hanno trovato un’ottima alternativa che fin qui non ha fatto rimpiangere Bell.
Ice up, son! – Il peggio della settimana
ALEX SMITH
Ci vorrà ben più di un po’ di ghiaccio per far sentire meglio Alex Smith, uscito dalla partita contro gli Houston Texans con tibia e perone fratturati. Per la serie corsi e ricorsi storici, tale infortunio è occorso esattamente 33 anni dopo il famoso infortunio di Joe Theismann, storico sfortunato QB a sua volta dei Washington Redskins. C’è di più. Theismann era presente domenica allo stadio, il punteggio era lo stesso, così come la zona del campo e la gamba infortunata. Ancora più incredibile è il fatto che entrambi gli infortuni siano stati causati dagli unici due giocatori della storia NFL in grado di vincere per tre volte del premio di DPOY, ovvero JJ Watt e Lawrence Taylor. Assurdo.
CITTÀ DEL MESSICO
Mastodontica figuraccia internazionale da parte di Città del Messico. Secondo i piani originali, il super match fra Los Angeles Rams e Kansas City Chiefs si sarebbe dovuto giocare al mitico Estadio Azteca, già cornice di Italia-Germania Ovest del 1970 e della Mano de Dios di Maradona del 1986. Peccato che un concerto tenuto pochi giorni prima avesse lasciato il manto erboso in condizioni pessime, costringendo l’NFL a riportare il proprio carrozzone in patria. Così, il Coliseum è tornato ad ospitare un Monday Night per la prima volta dall’85, con migliaia di biglietti gratuiti elargiti ai soccorritori e alle famiglie colpite dai disastri degli incendi californiani e della sparatoria a Thousand Oaks. Parlare di occasione persa è un eufemismo.
PHILADELPHIA EAGLES
Se non è KO tecnico, poco ci manca. La già traballante stagione dei Philadelphia Eagles subisce un colpo devastante per mano dei New Orleans Saints, che annichiliscono i campioni in carica con un perentorio 48-7. Per NOLA si tratta della nona vittoria consecutiva dopo la batosta per mano di Fitzmagic, con Drew Brees sempre più candidato MVP. Philly, dopo aver accorciato lo svantaggio sul 17-7, ha subito 31 punti consecutivi, con la difesa lontana parente di quella dello scorso anno sforacchiata in lungo e in largo. Male anche l’attacco, con Carson Wentz tenuto a 156 yard e 3 intercetti. A 4-6, gli Eagles potrebbero aver salutato il treno dei playoff e solo una NFC East senza un chiaro padrone tiene acceso un lumicino di speranza.