La depth chart dei QB – NFC East
Analisi division per division di tutti i quarterback NFL
DALLAS COWBOYS
Riflettori puntati sul terzo anno di Dak Prescott. Dopo un anno da rookie sorprendente e uno da sophomore in regressione, i Cowboys hanno bisogno che Prescott giochi al meglio. Le premesse sono quantomeno contrastanti. Rispetto al 2017, la O-line ritrova Tyrone Smith, ma perde a tempo indeterminato Travis Frederick. Non ci saranno più nemmeno Witten e Bryant – bolliti, pur sempre target importanti. Ora i ricevitori si limitano ai modesti Austin, Beasley e Hurns. Per B/R, si tratta del 30° gruppo di ricevitori su 32. Tanto allora dipenderà su Ezekiel Elliott, da quest’anno coinvolto di più nel passing game. Né Rush né White hanno prodotto abbastanza fin qui per prevalere nel ruolo di vice-Prescott, ma Jones preferisce tenere un QB giovane invece di un esperto dietro il suo gioiello. White, onesto rookie e nulla più, rischia di essere quello a dover salutare.
NEW YORK GIANTS
Ultima chiamata per Eli Manning. Per come si erano messe le cose verso metà della scorsa stagione, non vi era certezza che potesse tornare ad essere il quarterback titolare dei Giants. Nemmeno in fase di draft Manning era al corrente dei piani futuri della sua squadra. Il neo coach Pat Shurmur gli ha però voluto dare fiducia. Invece che draftare uno dei cinque QB da primo giro, i newyorkesi hanno scelto Saquon Barkley. Non a caso, un gioco di corse solido sarà funzionale per allungare la carriera a Manning di qualche altro anno. Per sua fortuna, il management ha anche completamente rinnovato la O-line, pessima nel 2017. L’arrivo del veterano Nate Solder a LT sposta Ereck Flowers a destra dello schieramento, dove si spera farà meno danni. Infine, il rinnovo di OBJ dà a Eli un’altra arma d’élite per competere a ottimi livelli. Dietro di lui, Webb continua a fare passi in avanti, mentre il rookie Lauletta è ancora un progetto. Tanney prossimo al taglio.
PHILADELPHIA EAGLES
Abbondanza di quarterback fra gli Eagles. Il recupero di Carson Wentz dall’infortunio è stato uno dei temi principali degli ultimi mesi. Stando agli ultimi aggiornamenti, il suo status per la Week 1 di regular season è in dubbio. Vista la schedule del primo mese (Atlanta per l’opener, poi Tampa Bay, Indianapolis e Tennessee), non c’è ragione per il QB di forzare i tempi. A maggior ragione perché il suo backup è pur sempre l’MVP dell’ultimo Super Bowl. A dire il vero, la preseason di Nick Foles è stata un mezzo disastro, ma Philly conta di poterne ricatturare la magia. Nella seconda partita di preseason, Foles ha lasciato il campo per un infortunio alla spalla. I problemi suoi e di Wentz spiegano tanta profondità in depth chart. Terzo in lista è Sudfeld, che fin qui per ampi tratti ha giocato meglio di Foles. Nessun team è solito tenere quattro quarterback, tantomeno cinque. Callahan e l’ex Jets Hackenberg saranno vittime di un imminente taglio.
WASHINGTON REDSKINS
Dopo cinque stagioni a KC, Alex Smith è stato acquisito via trade dai Redskins lo scorso marzo. Nel 2017 ha modificato la percezione di sé come mero game manager, registrando career high in yard lanciate (4,042), touchdown (26), e soprattutto finendo col passer rating più alto dell’intera lega. Per una Washington che negli ultimi anni ha dovuto aver a che fare con grande incertezza nel ruolo, Smith offre consistenza e affidabilità. Le sue armi saranno meno atletiche rispetto a quelle cui era abituato e la division forse anche più competitiva della AFC West. La preseason gli ha già sottratto Derrius Guice per infortunio, ma la speranza è che Adrian Peterson possa sostituirlo degnamente. Solo in Week 1 l’attacco sarà al suo completo e si potrà avere un’idea sulla forza del gruppo guidato da Smith. McCoy ha appena firmato un rinnova a $7M per il ruolo di backup. Hogan, positivo in preseason, fornisce profondità nel ruolo.
MVProf