Un futuro tutto da scrivere

Quello che c’è da sapere sui primi tre QB scelti al draft

Nashville è nota per essere la patria della musica country e dei bachelorette party, ma per i prossimi giorni è prima di tutto il centro nevralgico del mondo NFL. Ieri sera ha infatti avuto inizio il primo turno del tanto atteso draft 2019. Fra le prime 32 selezioni, tre sono stati i quarterback scelti. Con la prima scelta assoluta, gli Arizona Cardinals hanno scelto Kyler Murray, fresco vincitore dell’Heisman Trophy. Al di là della prevedibile pretattica della vigilia, la decisione era nell’aria ormai da tempo. Il corteggiamento fra Murray e Kliff Kingsbury, il nuovo HC dei Cards, va avanti ormai da sette anni. Ai tempi dell’high school, Kingsbuty aveva infatti tentato di reclutarlo per Texas Tech, da dove è stato poi licenziato quest’estate. Murray, già scelto con la 9ª chiamata assoluta dagli Oakland Athletic, dovrà provare sul campo di meritare l’onore della prima scelta.

A 178cm per 88kg, l’ex QB degli Oklahoma Sooners rappresenta un unicum nel panorama NFL per stazza e peso. Il paragone più utilizzato è con Russell Wilson, 180cm per 93kg. Se lo stile di gioco può ritenersi piuttosto similare, una notevole differenza risiede nelle diverse realtà in cui i due si sono calati. Wilson, scelto al terzo giro, trovò nei Seattle Seahawks una squadra già competitiva e trascinata della Legion of Boom; solo col tempo il suo iniziale ruolo di game manager ha avuto modo di evolvere. Al contrario, Murray non solo ha tutti i riflettori puntati addosso fin da subito, ma arriva in una Phoenix con poco talento attorno a lui. Quel che è peggio è che, se a OU poteva contare sulla O-line migliore dell’intera NCAA, quella dei Cards è stata valutata da PFF la peggiore della lega nel 2018. E Il fatto di trovarsi contro ogni Daniel Jones draft 2019anno avversari come Aaron Donald e Nick Bosa non è certo di aiuto. Per un QB che arriva nel deserto, un altro è pronto a cambiare casa. Josh Rosen, scelto appena un anno fa, dovrebbe essere scambiato nelle prossime ore.

C’era un’attesa enorme su quello che i New York Giants avrebbero fatto con la sesta chiamata assoluta. Nel momento della loro scelta, i Big Blue sembrava avere due strade. Da una parte, quella che portava alla scelta di lineman difensivi come Ed Oliver e Josh Allen. Dall’altra, quella in direzione quarterback. Nella sorpresa generale, i Giants hanno sì scelto un quarterback, ma non quello che ci si aspettava. La scelta è ricaduta su Daniel Jones, QB dei Duke Blue Devils. Il piano del GM Dave Gettleman per il futuro della franchigia newyorkese resta di difficile lettura. In tre stagioni a Durham, Jones ha realizzato cifre che tutt’al più possono essere considerate nella media: 59.9% di passaggi completati e 52 TD contro 29 INT. Ciò che Gettleman può aver valutato più di tutto è il fatto che Jones possa sedere dietro Eli Manning non solo per la stagione 2019, ma forse addirittura fino a tre stagioni totali senza battere ciglio. Non a caso Jones al college è stato allenato da David Cutcliffe, già coach sia di Eli che di Peyton Manning, e la familiarità fra le parti ha di certo giocato un ruolo chiave. In ogni caso, non il giocatore di Duke tanto atteso a NYC…

Chi è finito “vittima” del fuoco incrociato è invece Dwayne Haskins. Considerato come il secondo miglior QB, Haskins è scivolato fino alla #15 ai Washington Redskins. Nel suo unico anno da titolare agli Ohio State Buckeyes, il QB aveva mostrato abilità superiori a Jones sia nei numeri che ad occhio nudo. Nella competitiva Big Ten, ha chiuso la stagione con 50 TD e appena 8 INT, sfiorando le 5mila yard lanciate con un eccellente 70%. Il tutto gli era valso il terzo posto nella classifica dell’Heisman. Prodotto del New Jersey, Haskins aveva più volte fatto l’occhiolino ai Giants negli ultimi mesi, arrivando perfino a postare su Twitter un fotomontaggio che lo ritraeva in maglia Giants. “The league done messed up,” è stato il suo commento a caldo dopo la caduta delle sue quotazioni. Quel che è certo è che a Washington farà comodo averlo in squadra, considerato il grave infortunio occorso ad Alex Smith e i punti di domanda su Case Keenum. Se Haskins diventerà un ottimo QB, avrà modo di ricordarlo ai Giants per due volte l’anno nei prossimi 10-15 anni.

MVProf

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *