La vendetta di Virginia
I Cavaliers portano a casa il titolo NCAA un anno dopo il disastro
Dopo tante delusioni, le lacrime che bagnano i volti dei giocatori di coach Tony Bennett sono finalmente lacrime di gioia. Nella finale del torneo NCAA, i Virginia Cavaliers si sono laureati campioni del college basket americano battendo 85-77 i Texas Tech Red Raiders. Guidati da De’Andre Hunter, UVA ha domato i bollenti Red Raiders al termine di una partita tiratissima e decisa solo in overtime. È stata infatti la mano di Hunter a decidere l’incontro, prima con la tripla della parità a 12″ dai tempi regolamentari e poi col canestro dell’allungo decisivo nei supplementari. E dire che, prima di coronare la sua prestazione con i canestri decisivi e 27 punti totali, il sophomore era rimasto a secco addirittura per i primi 18 minuti del match. Virginia aveva iniziato il torneo col seed #1 della South region, un’investitura resa ancora più pesante dal clamoroso collasso dell’anno precedente.
Nel 2018, infatti, UVA aveva perso già al primo turno contro UMBC, diventando il primo seed #1 della storia a uscire sconfitta contro un seed #16. Al di là della debacle storica, negli ultimi anni il cammino in postseason dei Cavs è stato contraddistinto da tutta una serie di cocenti delusioni. Partiti quattro volte col seed #1 e mai sotto al #5 dal 2014, non erano mai riusciti ad avanzare oltre le Elite Eight. La strada della redenzione è stata tutt’altro che semplice. Nella sua rincorsa al titolo, già al primo turno UVA si è ritrovata a un passo dallo stesso baratro, sotto di 14 contro il seed #16 Gardner-Webb. Nelle Elite Eight, è servito un overtime per sbarazzarsi di Purdue e infine alle Final Four sono serviti i tre liberi di Kyle Guy a meno di un secondo dalla fine per superare Auburn. Ma era chiaro che gli dei del basket quest’anno erano in debito con Virginia. E la vittoria del titolo era l’unico esito possibile.
MVProf