I Patriots vincono il Super Bowl LIII
Brady e i Patriots si aggiudicano un Super Bowl dominato dalle difese
I New England Patriots sconfiggono per 13-3 i Los Angeles Rams nel Super Bowl LIII e si laureano campioni NFL per la sesta volta nella loro storia. La cornice è quella del nuovissimo Mercedes-Benz Stadium, col tifo dei 70mila spettatori che pende in maniera decisa per la squadra del Massachusetts. I Rams vincono il lancio della moneta e scelgono di lasciare palla agli avversari, mossa davvero audace visti i fulminanti avvii di partita di questi ultimi. I Patriots controllano il cronometro e arrivano presto in territorio nemico, ma il primo lancio di Tom Brady finisce deviato e quindi intercettato. I Rams non sfruttano il cadeau e l’immediato three-and-out restituisce palla ai Pats. Questi mettono insieme il drive più lungo dell’incontro, ma ne escono ancora a mani vuote quando Stephen Gostkowski manca il calcio dalle 46 yard, primo errore di un kicker nell’avveniristico impianto dei Falcons. New England ha anche un terzo possesso all’interno del primo quarto, ma il sack subito da Brady – primo e unico in questa edizione dei playoff – per poco non costa il secondo turnover.
Si chiude così un primo quarto in cui i Patriots mettono assieme 8 primi down e 12 minuti di possesso palla, ma anche tanti punti quanti gli impalpabili Rams. Cioè zero. Bisogna quindi aspettare il secondo quarto per vedere i primi punti, con Gostkowski che si fa perdonare il precedente errore infilando un field goal da 42 yard che spezza l’equilibrio. Per i Rams, salvo una bella ricezione da 18 yard di Robert Woods, è notte fonda, resa ancora più scura dal misterioso utilizzo col contagocce di un evanescente Todd Gurley. New England ha un’ultima occasione nel primo tempo per andare di nuovo a punti, con Brady che cavalca un instancabile Julian Edelman che ubriaca i corner avversari macinando yard. Passato il two-minute warning, i Patriots si ritrovano sulle 32 yard avversarie e un piccolo dilemma sul da farsi su 4th&1. Bill Belichick va per il colpo grosso, ma l’incompleto salva i Rams, ancora una volta assistiti dalla provvidenza. All’intervallo, LA deve baciarsi i gomiti per essere sotto di un solo field goal dopo aver messo insieme 6 drive e altrettanti punt.
I Maroon 5 non fanno nulla per rivitalizzare un ambiente piuttosto letargico durante lo show di metà partita. La pausa non pare aver giovato a Jared Goff, mai in partita nel primo tempo e a un centimetro da iniziare il secondo con un intercetto. Gurley torna finalmente sui radar con una corsa da 16 yard, ma è solo un fuoco di paglia. Il punter(!) Johnny Hekker si conferma giocatore più in forma dei suoi, stabilendo un nuovo record del Super Bowl con un punt da 65 yard. Nonostante lo status di secondo migliore attacco NFL, fin qui LA ha prodotto 8 punt e 5 passaggi completi. Goff ha la chance per redimere le sue colpe, ma il pallone lanciato a un apertissimo Brandin Cooks è talmente lento da permettere il recupero provvidenziale di Jason McCourty all’ultimo istante. I Rams avrebbero un’altra cartuccia da sparare, ma Dont’a Hightower mette a referto il secondo sack di serata. Greg Zuerlein viene quindi chiamato in causa per un difficile calcio da 53 yard: Legatron infila il pallone fra i pali e pareggia sul 3-3.
Il quarto quarto inizia con un sussulto: CJ Anderson perde il pallone, che rimbalza fuori dal campo a un niente dall’essere ricoperto dai Pats. Lo stallo alla messicana viene rotto da Tom Brady, che per la sesta volta in altrettante vittorie al Super Bowl mette insieme il game-winning drive della partita. TB12 fa 4 su 4 per 67 yard, compreso un passaggio al bacio per Rob Gronkowski prima che Sony Michel da due yard spinga in end zone il primo touchdown di serata. Con 7 minuti alla fine, Goff pare mettere insieme il drive della replica, ma finisce nella trappola di Belichick e del futuro coach dei Miami Dolphins Brian Flores.
La prima e unica cover zero dell’incontro trova impreparato l’ex Cal: sorpreso dal blitz avversario, il suo lancio per Cooks finisce invece preda dell’immenso Stephon Gilmore. Gostkowski mette altri tre punti a referto con un calcio da 41 yard e il successivo errore da 48 yard della controparte Zuerlein sigilla la vittoria di New England. Con i coriandoli rosso-bianco-blu che volano in aria, Roger Goodell consegna a Robert Kraft il sesto Lombardi Trophy della sua storia. Belichick e Brady (21 su 35 per 262 e 1 INT) rafforzano il loro status di GOAT leggendari, mentre Edelman, 10 ricezioni per 141 yard, viene eletto MVP.
MVProf