Guida ai playoff NFL 2018 – Conference Championship

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Tre sorprese e una grande certezza compongono il quartetto di squadre giunto ad un passo dal sogno chiamato Super Bowl LII

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NEW ENGLAND PATRIOTS (1) – JACKSONVILLE JAGUARS (3)

Se quasi tutti ci aspettavamo di trovare i New England Patriots a giocarsi l’AFC Championship Game, alzi la mano chi a inizio anno immaginava che questi si sarebbero ritrovati come sfidanti i Jacksonville Jaguars. Pochi, eh? Per dare un’idea di quanto la diversa tradizione dei due team renda il match sbilanciato sulla carta, basta un dato. E non ci riferiamo solo a Vegas, che dà ai Pats un vantaggio monstre di 9 punti e mezzo. All’interno delle rispettive carriere, Tom Brady ha maggiori chance di giocarsi un Championship (12 in 18 anni, 66.7%) di quante Blake Bortles ne abbia di completare un singolo passaggio (59.1% in quattro anni fra i pro). Insomma, vista così, che Brady non può lasciarsi sfuggire. Il QB, salvo il rischio di un’amputazione (*ironia*), sarà regolarmente in campo domenica, nonostante l’injury report di mercoledì indicasse per lui un problema alla mano destra. La linea offensiva dei Pats dovrà comunque guadagnarsi lo stipendio, tentando di difendere il proprio leader da ulteriori danni dal temibilissimo front seven di Sacksonville, soprannome non casuale (2° nella lega per sack). Matchup di rilievo sarà quello fra Brandin Cooks e i corner avversari. Jacksonville potrebbe scegliere di tenere Jalen Ramsey fisso su di lui tutta la gara, specie visti i danni che Antonio Brown ha creato alla secondaria della Florida quando marcato da AJ Bouye in single coverage. Il running game giocherà a sua volta un ruolo importante tanto quanto di difficile lettura. Contro i Titans è riemerso dai cumuli di neve bostoniana James White, che ha realizzato il primo TD su corsa della stagione dal Super Bowl LI. Tutto da decifrare come l’OC Josh McDaniels l’impiegherà i numerosi colleghi di reparto Lewis, Burkhead, Gillislee e Bolden. Se l’attacco farà il suo dovere, alla difesa basterà eseguire diligentemente le proprie assegnazioni per ben figurare. Sembra infatti lecito affermare che i Pats non corrono il rischio di subire 45 punti come jags-vs-patriots-preseason.jpgPittsburgh. La minaccia principale dovrebbe essere Leonard Fournette, in calo e realisticamente non al 100% dopo l’infortunio alla caviglia di settimana scorsa che lo ha visto sì in campo nel secondo tempo, ma con evidenti limitazioni motorie.

Per quanto riguarda i Jaguars, il loro piano partita dovrà essere studiato alla perfezione sulla carta ed eseguito ancora meglio in campo. Dei limiti tecnici di Bortles si è parlato ad nauseam. Per lui questa partita rappresenta la chance di cambiare radicalmente la percezione di sé agli occhi degli altri e di guadagnarsi un contrattone in estate. Più che ai sack, alla pass rush avversaria interesserà contenere Bortles con pressione costante e controllandone i movimenti. Secondo nfl.com, infatti, quando il #5 dei Jags lancia all’interno di una tasca sottoposta a pressione, il suo passer rating crolla di una trentina di punti, fino a 64.5. Bortles dovrà essere bravo a controbilanciare tale pressione con le proprie gambe per guadagnare yard preziose, arma più pericolosa di un braccio che è stato il peggiore della lega su terzo down in trasferta. In virtù di ciò, dovrà allora essere la difesa a ricoprire un ruolo decisivo, in maniera simile ai Baltimore Ravens del 2000 o ancora di più quelli del 2012, precedente significativo poiché vittoriosi a Foxborough nella loro improbabile cavalcata verso il Super Bowl XLVII. Tuttavia, di recente la difesa felina ha subito due imbarcate importanti – 44 punti dai Niners e 42 dagli Steelers. Per evitare numeri simili, la miglior difesa su lanci della NFL dovrà impegnarsi primariamente nel (tentare di) fermare Rob Gronkowski. Telvin Smith e Myles Jack formano un solido duo di linebacker coi chili e centimetri necessari per infastidire Gronk in marcatura. Al tempo stesso, il controspionaggio dei Pats ha sicuramente messo la cosa in preventivo. Basti pensare alla Week 17 quando New England vinse contro i Jets senza ricezioni per Gronk o all’ultimo Super Bowl, conquistato a sua volta senza il mastodontico tight end. Dalla loro, i Jaguars hanno in Tom Coughlin, ora VP of football operations, un grande talismano. Coughlin è 5-2 contro Bill Belichick, fra cui i due storici Super Bowl vinti contro di lui come coach dei New York Giants. Contro avversari del genere, i Jags devono davvero aggrapparsi a tutto.

PREVISIONE: Patriots 28 – Jaguars 24

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PHILADELPHIA EAGLES (1) – MINNESOTA VIKINGS (2)

Con le unghie e con i denti, ma certo non col favore dei pronostici, i Philadelphia Eagles sono arrivati a giocarsi la partita più importante da anni a questa parte. Davanti a loro, ci saranno i Minnesota Vikings, che con una vittoria diventerebbero la prima squadra di sempre a giocare un Super Bowl in casa. Una statistica curiosa circonda le acque di quest’insolito incontro: si tratta della prima partita di Championship (almeno) dal 1970 in cui nessuno dei due quarterback delle rispettive squadre era titolare in Week 1. Le similarità fra i QB di Eagles e Vikings non si fermano qui. Foles e Keenum erano compagni di squadra ai Rams nel 2015, stesso anno in cui Sam Bradford (ora backup dello stesso Keenum) era titolare a Philly. Due protagonisti inattesi di cui uno di sicuro rappresenterà l’NFC al Super Bowl. Dall’infortunio di Carson Wentz in Week 14, con Nick Foles al timone – tolto l’exploit contro i derelitti Giants – Philly ha segnato due soli TD, uno solo per mano del proprio nuovo QB. Contro i Falcons, Foles ha giocato una partita pulita da 246 yard lanciate col 76.7% di completi, ma al tempo stesso deficitaria nei lanci lunghi. Fondamentale contro Minnesota sarà l’apporto alla causa del duo Ajayi/Blount, che compongono quello che è uno dei migliori running game della lega. Tuttavia, l’attacco ha messo insieme appena 11.3 punti nelle ultime tre partite e contro la miglior difesa NFL in quanto a punti concessi servirà uno sforzo extra da parte di tutte le componenti offensive delle aquile. Fra questi rientra certamente la O-line, dove Halapoulivaati Vaitai dovrà sudare sette camicie per limitare Everson Griffen. La difesa è il punto di forza di entrambi i team e Philly sa come farsi rispettare. Se prenderanno appunti dai Saints di domenica scorsa, vedranno che Case Keenum ha faticato molto contro la pass rush avversaria. Il che fa il gioco di quella che Pro Football Focus ha indicato come la miglior difesa in pass rush della NFL, guidata da quel Fletcher Cox che in stagione ha colpito il QB avversario un totale DiggsMcleod.jpgdi ben 81 volte. Una super partita del front seven sarà funzionale nel nascondere una secondaria assai più deficitaria, che potrebbe pagare il dinamismo di Diggs e Thielen.

Senza dubbio, Case Keenum è l’uomo copertina di questi Vikings, dopo essere stato il titolare per quasi tutta la stagione e aver meritato appieno la fiducia di coach Zimmer. Il QB è arrivando a postare il secondo miglior QBR in NFL dell’anno, peraltro proprio dietro al già citato Wentz. Perla della sua carriera finora è stato quel Minneapolis Miracle di settimana scorsa, un lancio di 61 yard per l’incredibile touchdown di Diggs. Il rischio dopo una giocata del genere, per lui e per il team, è l’effetto stordimento del tornare sulla terra per preparare un’altra battaglia campale, stavolta in trasferta. Offensivamente, replicare il primo tempo contro i Saints sarà un buon viatico. L’attacco vichingo ha messo insieme 17 punti, che potevano essere 21 se NOLA non avesse obbligato Forbath ad un FG da pur comoda posizione. Quelli che sono stati gli errori che hanno messo in discussione la W prima del miracolo sono riassumibili in tre momenti distinti. L’intercetto di Keenum, il punt bloccato e l’infortunio di Sendejo, anche se il motore trainante è stato il superlativo secondo tempo di un futuro Hall of Famer come Drew Brees. Cosa che, con tutto il rispetto, Foles non è. Per la difesa, il piano partita è, nel suo complesso, semplice. Minnesota può contare sulla miglior difesa su terzo down della lega, cosa che tornerà utile contro i braccio non eccelso di Foles (rating di 13.8 quando lancia 20+ yard). La difesa dovrà essere brava nel concedere brevi guadagni su primo e secondo down, e sfidare Foles a farsi battere con un lancio su terzo. Il che porterà ad uno o due tentativi da parte di coach Pederson di andare su quarto down, dove forse si deciderà molto dell’inerzia della gara. Una parola infine sul fattore campo. Dal 2016 i Vikings sono (ri)diventati una squadra da dome e, per quanto il gruppo venga dai due anni precedenti giocati nel polare TCF Bank Stadium, potrebbe risentire in parte del clima invernale di Philly. L’orario pomeridiano però attenuerà lo sbalzo: sono previsti 8°C con venti sugli 11 km/h per il momento del lancio della monetina. In una tenzone che ha tutta l’aria di predisporsi come una partita “sporca” potrebbero fare la differenza i dettagli. Se il manto ibrido del Lincoln Financial Field diventerà un campo di patate, scegliere gli scarpini giusti sarà importantissimo.

PREVISIONE: Eagles 13 – Vikings 20

MVProf

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