Guida ai Playoff NBA 2017 – Eastern Conference Finals
Per il penultimo turno della stagione, doppio pezzo su est e ovest: ecco la preview di Celtics-Cavs
(1) BOSTON CELTICS – (2) CLEVELAND CAVALIERS
Nel bene o nel male, i playoff NBA di quest’anno hanno confermato le risposte che 1230 partite di regular season avevano fornito, con i seed #1 e #2 di est e ovest in finale nelle rispettive conference per giocarsi l’accesso alle Finals. Ora ai Boston Celtics spetta un limite a dir poco proibitivo, ovvero evitare l’inevitabile. Della loro serie contro i Cleveland Cavaliers si potrebbero fare molti discorsi tecnici, coi Cavs superiori in tutto e perfettamente attrezzati per colpire il ventre molle dei verdi. Loro sono più forti a rimbalzo, più precisi nelle triple, più cattivi, più esperti e, giova ricordarlo, con giocano con in squadra il #23 di Akron. Molto – se non tutto, secondo DeRozan – si riduce a un uomo: LeBron James. Il Prescelto è semplicemente incontenibile in questi playoff e non esiste accoppiamento difensivo che Boston possa mettergli davanti che lo impensierisca. Crowder è il principale difensore, ma è troppo leggero e lento per l’esplosività che LBJ mette nelle sue penetrazioni nel pitturato. Al Horford, Kelly Olynyk, Jaylen Brown o chiunque altro coach Stevens manderà nella mischia sono ancora meno equipaggiati del compagno di squadra, al pari dei moscerini sul parabrezza del diretto delle 8:30 da Cleveland.
La speranza dei Celtics restano gli exploit di Isaiah Thomas, giocatore nato e cresciuto con la scimmia sulla spalla, per niente intenzionato a fare da sparring partner ai Cavs dopo dei playoff fisicamente ed emotivamente devastanti. Il piccolo grande uomo stavolta si troverà di fronte una squadra molto più fisica, che alternerà Kyrie Irving, JR Smith e potenzialmente pure LeBron stesso sulle sue tracce. In area, ad attenderlo, tutti i centimetri porosi di Tristan Thompson, intenzionato a non concedere nemmeno mezzo layup incontestato. In mezzo a tutto ciò, IT dovrà comunque trovare modo di tenere almeno i 25 punti a sera se vuole sperare di dare ai suoi una chance. Nel mentre, dovrà anche coinvolgere Big Al e Crowder fra le ali, nonché trovare supporto in un Avery Bradley letteralmente incontenibile in questi playoff. In ultimo servirà un fattore X, qualcuno come Olynik, Smart o Brown che possa gettare il cuore oltre l’ostacolo e piazzare un ventello sera, come l’ex Gonzaga ha fatto in Gara 7 contro i Wizards. Boston è arrivata fin qui giocando con un ottimo play e un grande supporting cast e su questo dovrà continuare a puntare.
Tutto questo, se andrà nel migliore dei modi, servirà a… evitare lo sweep. Dopo un percorso per i Celtics tutt’altro che ortodosso, trovatisi già in partenza col il titolo poco invidiabile di peggior seed #1 della storia dell’NBA moderna, l’essere arrivati ad uno scalino dalle Finals certamente dovrebbe far cadere quest’etichetta. Contro i Cavs quasi perfetti dell’ultimo periodo, i Celtics potranno al massimo sperare di strappare una gara. Laddove tutti fin qui hanno fallito, Boston può trovare il jolly di una gara con la mano fredda da parte dei tiratori perimetrali, e Love e Kyrie in giornata no. Intanto arriva la notizia che Boston avrà la prima scelta assoluta al prossimo draft. In altre parole, ci rivediamo al prossimo giro di giostra.
PREVISIONE: Celtics 0 – Cavaliers 4
MVProf