La depth chart dei QB – AFC West

Analisi division per division di tutti i quarterback NFL

DENVER BRONCOS 

Quanto è grande la fiducia di Elway nel suo nuovo QB? Non abbastanza da fargli ricordare il suo nome in sede di presentazione… Case Keenum (e non Keesum) arriva dalle magie dello scorso anno ai Vikings, culminate col Minneapolis Miracle. Per lui i Broncos hanno investito $36M per i prossimi due anni, di cui $25M garantiti. Il suo marchio di fabbrica è la precisione: 68% di completi lo scorso anno e un QBR di 69.7 secondo solo a quello di Wentz. Nonostante sulla carta si tratti del quarterback più competente che Denver abbia avuto dal ritiro di Peyton Manning, non si tratta di una risposta sul lungo periodo. Il compito principale di Keenum sarà quello di allentare la pressione sulla difesa, il punto forte del team. Pur in un’annata negativa come il 2017, la difesa è stata top 5 in quasi tutti i campi statistici. Alle sue spalle, Kelly ha scavalcato Lynch nelle gerarchie. L’ex prima scelta sta passando un’estate da incubo: in 3 gare di preseason 48% di completi, 0 TD, 1 INT e 3 sack.

KANSAS CITY CHIEFS 

Le fortune dei Chiefs per il 2018 iniziano e finiscono laddove li porterà Patrick Mahomes. Il QB da Texas State ha passato il suo primo anno in NFL come redshirt, giocando solo l’ininfluente partita di Week 17. Il suo ultimo anno al college è stato contrassegnato da grandi numeri e la precisione non è mai stato un problema. Tuttavia, le sue prestazioni estive hanno fatto emergere il doppio lato di Mahomes. L’alternanza di erroracci a giocate elettrizzanti (da vedere e rivedere questo passaggio da 69 yard) sono una novità per Kansas City, abituata negli ultimi anni al preciso e conservativo Alex Smith. A tentare di facilitarne il compito saranno Hill, Watkins e Kelce, più il dinamico Hunt. Il carro dei vincitori si sta riempiendo in fretta. Anche perché alternative non ce ne sono. Henne non ha messo a referto nemmeno una gara da titolare negli ultimi tre anni a Jacksonville, mentre McGloin ne ha 7 in tutta la carriera. Insomma, Pat o muerte.

LOS ANGELES CHARGERS 

Il 2017 è stato un microcosmo della storia recente dei Chargers. Tanti infortuni, partenza lenta e partite perse in finali punto a punto. Purtroppo per loro, il primo passo si è già ripresentato con i KO di Hunter Henry e Jason Verrett. La speranza è che la 15ª stagione di Philip Rivers possa portare prosperità alle saette. Archiviato il sempre problematico primo anno dal cambio di sede (per informazioni chiedere ai dirimpettai dei Rams), Rivers porta la necessaria leadership in una squadra giovane e di talento su entrambi i lati del campo. Il C Mike Pouncey è un’ottima aggiunta. A questo punto, è quasi impossibile che Rivers possa raggiungere Eli e Big Ben in quanto a titoli, ma la sua legacy è già assicurata. In caso di problemi, Geno Smith può offrire un ricambio di buon livello, specie data la sua ottima estate. Più pasticcioni le ultime settimane di Jones, che dovrebbe uscire sconfitto dal duello con Smith.

OAKLAND RAIDERS 

Cresce la curiosità fra i tifosi dei Raiders su quale versione di Derek Carr apparirà quest’anno a Oakland. Il Carr del 2016 da 28 TD e 6 INT oppure quello del 2017 da 22 TD e 13 INT? Lo scorso anno le cifre del QB sono calate in tutti i campi statistici, ma a tentare di risollevarne le quotazioni è arrivato coach Jon Gruden. Già alla guida dei Raiders di Al Davis a cavallo del secolo scorso, “Chucky” ha subito dichiarato di avere in Carr il quarterback dal maggior talento che abbia mai allenato. Non che la competizione fosse clamorosa. Fin dal camp Gruden sta spingendo Carr al limite fisico e mentale nella speranza di farlo trovar pronto a qualunque situazione in stagione. L’addizione di Nelson e Bryant darà all’attacco dei Raiders nuove armi importanti. Il ruolo di backup è ancora in dubbio. Cook ha avuto alti e bassi, mentre EJ Manuel continua ad avere problemi di turnover. I Raiders potrebbero rivoluzionare il reparto dietro a Carr prima di Week 1.

MVProf

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