L’arte di vincere: cabala, ferri di cavallo, felpe e affini – Cap. 1 La nuova stagione
ATTENZIONE: il seguente articolo contiene alte concentrazioni di Bill Belichick ed è un frullato di enormi verità montate a neve con vaccate colossali. Somministrare con cura, potrebbe causare deja-vu
INTRO – “L’inizio di una grande avventura…”
Ci avviciniamo a grandi passi all’inizio della stagione NFL e sembra quanto mai difficile cimentarsi nell’arte di fare pronostici. Come ben si sa infatti questi ultimi sono fatti per essere sbagliati, o meglio per i più abili a prepararli, sono fatti per far perdere, gufare, freddare, portare iella, ecc… la squadra pronosticata vincente. Ecco che quest’anno le difficoltà sono molteplici, da un lato infatti non c’è una netta favorita, destinata a fallire miseramente, e non c’è una squadra che naviga nel pantano di una disfatta imminente, destinata a risorgere contro ogni pronostico. Insomma non ci sono i Patriots della Perfect Season e i miracolati Giants del 2007, sfavoriti di 12 punti e mezzo, e quindi con l’upset già scritto nelle stelle. Ma davvero, tra parentesi, come si fa a dare una squadra favorita di 12 punti e mezzo al Super Bowl? Povero Bill Belichick maltrattato dai bookmakers!
L’arte del pronostico è quindi quella di dire e non dire, scegliere gli upset giusti da prevedere e sbagliare, selezionare accuratamente le favorite da segnare come già con mezzo Lombardi in tasca per poi vederle andare “One and Done”… un po’ come l’arte di vincere insomma: un’intervista saltata alla Popovich o Lynch che ci paghi la multa ma poi ci vinci il titolo e una dichiarazione incazzosa della Legion of Boom, un colpo al cerchio e uno alla botte, manipolare i fluidi del destino senza che se ne accorga e camminare per strada con una manciata di ferri di cavallo, ma ben nascosti perchè le gufate pacchiane portano male.
Lo so, non avete capito nulla dell’ultimo paragrafo ma ci sta. Del resto neanche a Belichick, che di titoli NFL ne ha vinto qualcuno, è ben chiara l’arte di vincere, altrimenti non avrebbe mai tagliato Underwood il giorno prima del Super Bowl XLVI, dove la storia della vendetta dei Patriots era stata scritta con largo, troppo anticipo, e quindi giocare ulteriormente con i fluidi non era certo consigliabile. Come afferma il più grande filosofo sportivo contemporaneo Rasheed Abdul Wallace, “Ball don’t lie”, “La palla non mente” e l’arte di vincere sta nell’assecondare questa suprema legge naturale.
UNA NUOVA STAGIONE – “Sempre e per sempre, nella stessa Felpa, mi troverai”
Se vi è sembrato di imbattervi in questa rubrica e in questa introduzione in passato vi state sbagliando, probabilmente siete stati drogati da troppa tecnologia. È impossibile infatti pensare che queste righe siano già state scritte, per esempio, prima dei playoff, ma NON VE NE SIA TRACCIA in tutto il web. È IMPOSSIBILE. Per 5 o 6 lettori ai quali pare di aver già letto queste righe ci tengo a ricordare: occhio ai deja-vu!
Per quanto riguarda questa prima settimana ci occuperemo della manipolazione dei fluidi in Pre-season, fase decisamente fondamentale se ricordate le ginocchia saltate negli scorsi anni… citofonare casa Jordy Nelson per info. E quest’anno proprio Green Bay pare aver fatto un eccellente lavoro, evitando infortuni gravi, ma senza strafare; per altro bella idea il taglio di Sitton: incomprensibile ai più e quindi buona per gennaio. Dopo una perfetta pre-season anonima i maestri restano però i Pittsburgh Steelers, ma dopo il clamoroso voltafaccia degli Dei del Football durante i playoff dell’anno scorso, decisamente troppi pronostici degli espertoni di nfl.com danno comunque gli Acciaieri favoriti. Che ci sia la mano del grande Vate Bill? Forse. Di sicuro è che se ci viene chiesto un quasi impossibile pronostico, in questo momento la risposta può essere solo una. Le quattro partite in contumacia Brady sono probabilmente il miglior accentratore di fluidi positivi possibile: in arrivo una felpa sul trono del mondo per la quinta volta.
LA PARTITA DELLA SETTIMANA – New York Giants @ Dallas Cowboys
“[…]Ed ecco salirono dal Nilo sette vacche, belle di aspetto e grasse e si misero a pascolare tra i giunchi.[…]”
Saper apprezzare e interpretare i testi sacri è una dote per pochi e certo non per noi profani della palla ovale, ma in questo caso la genesi ci viene in aiuto per mettere il cappello a una vecchia legge del football:
(W/L)=[(T-In)/$)
Dove W/L è il rapporto vittorie/sconfitte, T il talento della squadra, In gli infortuni e $ i defunti presidenti americani spesi in off season. Notoriamente quando ne spendi troppi sei già condannato, perché, come insegna la Genesi:
“[…]Ed ecco, dopo quelle, sette altre vacche salirono dal Nilo, brutte di aspetto e magre, e si fermarono accanto alle prime […] Ma le vacche brutte di aspetto e magre divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse[…]”
Brutti i Cowboys, detti appunto anche vaccari o vacche, sono brutti e non c’è dubbio. I Giants grassi sono grassi e dollari ne hanno spesi. Risultato: morte grassa e dolorosa per i Blue Man, e per il futuro occhio ai vaccari, magri e brutti, di Dak Prescott!
New York Giants @ Dallas Cowboys 24 – 27
Dak Prescott 19/26, 187yds, 2 TD, game winning drive
Eli Manning 23/36 262yds, 3 TD, 2 INT
BOLD PREDICTIONS – Le altre della settimana
Carolina Panthers @ Denver Broncos 34 – 10
Carolina D# 4 takeways, TD
Green Bay Packers @ Jacksonville Jaguars 38 – 27
Eddie Lacy 139yds, TD, 4 rec per 56yds, TD
San Diego Chargers @ Kansas City Chiefs 17 – 27
Oakland Raiders @ New Orleans Saints 22 – 25 OT
Cincinnati Bengals @ New York Jets 29 – 23
Cleveland Browns @ Philadelphia Eagles 24 – 17
RGIII 18/31 214yds, 2 TD, INT
Minnesota Vikings @ Tennessee Titans 20 – 24
Chicago Bears @ Houston Texans 8 – 25
Houston D# 3 takeaways, 6 sack, safety
Buffalo Bills @ Baltimore Ravens 30 – 34
Tampa Bay Buccaniers @ Atlanta Falcons 13 – 20
Miami Dolphins @ Seattle Seahawks 21 – 30
Detroit Lions @ Indianapolis Colts 15 – 35
Andrew Luck 24/32, 358yds, 4 TD
New England Patriots @Arizona Cardinals 17 – 30
David Johnson 104 rushing yds, TD, 8 rec, 111yds, TD
Pittsburgh Steelers @ Washington Redskins 36 – 23
Los Angeles Rams @ San Francisco 49ers 13 – 17
THE END – Nota Del Redattore
Prima che vi buttiate sugli psicofarmaci è mio dovere avvertire i 5 o 6 lettori che pensano di aver avuto un deja-vu leggendo l’introduzione che effettivamente si tratta di un pezzo già pubblicato. Le vie della tecnologia sono però infinite e tutte le puntate dell’anno scorso di questa rubrica sono andate perse, probabilmente per opera di qualche hacker foraggiato dalle agenzie di scommesse, che da sempre combattono il potere dei fluidi. Noi però siamo più forti e ripartiamo, come se nulla fosse successo, e con una mano sui gioielli di famiglia e l’altra al ferro ci chiediamo per l’ennesima stagione: Palmer campione o Palmer bidone?