AAA cercasi ricevitori

Per info citofonare alla famiglia Brady

Per raccontare la situazione attuale dei New England Patriots, si potrebbe fare il gioco dell’alfabeto. A come Amendola, B come Britt, C come Cooks. Ed ora D come Decker. Questa la lista – parziale – dei wide receiver che per vari motivi non saranno presenti all’inizio della nuova stagione. Il primo a salutare è stato Danny Amendola, che a marzo si è unito ai Miami Dolphins. Il giocatore di origini italiane era il Patriot di più lungo corso del gruppo. Nelle 5 stagioni a Boston ha accumulando due titoli giocando un ruolo chiave negli schemi offensivi del team. Brandin Cooks è partito due settimane più tardi in direzione Los Angeles Rams. Arrivato appena un anno prima dai Saints, il giocatore ha passato una buona annata con i Pats, pur non riuscendo a diventare a pieno quella deep threat che doveva ricalcare le orme di Randy Moss. Come nel loro stile, i Patriots non erano sembrati disposti a prolungarne il contratto in scadenza alle cifre richieste. Una volta arrivato a LA, ha infatti messo nero su bianco la sua firma per una ricca estensione di 5 anni a $81M.

Agosto è stato un mese nero per il corpo dei ricevitori, con ben quattro di loro a svuotare l’armadietto. Il 1 agosto Bill Belichick ha tagliato Jordan Matthews dopo un infortunio al tendine che lo aveva colpito appena tre giorni dall’inizio del training camp. Il 7 agosto la stessa sorte ha colpito Malcolm Mitchell, ancora alle prese con un infortunio al ginocchio non ancora guarito. In seguito, il 22 agosto è stata la volta di Kenny Britt. La sua permanenza a Foxboro è durata poco più di 6 improduttivi mesi, chiusi con due sole ricezioni per 23 yard totali. Infine, ecco l’annuncio a sorpresa di Eric Decker. L’ex Broncos era arrivato come soluzione last-minute proprio per sostituire il partente Matthews. A sorpresa, il 26 agosto su Instagram Decker ha annunciato il suo ritiro immediato dal football. Nel suo post, ha affermato di essere pronto ad “appendere il casco al chiodo e iniziare un nuovo capitolo nella sua vita.” L’impressione è che il team abbia lasciato al giocatore la possibilità di andarsene alle proprie condizioni prima di un imminente taglio.

Come se non bastasse, per il primo mese di stagione regolare New England sarà anche priva di Julian Edelman. Il fedelissimo slot receiver è stato sospeso per 4 partite per via della sua positività ai cosiddetti PED. Tali sostanze proibite sarebbero state assunte dal giocatore per recuperare più in fretta dall’infortunio al crociato patito un anno fa. In quanto a sua volta cliente della clinica TB12, la vicenda non ha fatto altro che creare nuove tensioni fra coach Belichick e Tom Brady. Tutto da dimostrare poi quanta benzina avrà in corpo un 32enne con alle spalle un infortunio di quella portata. Ad oggi, la depth chart dei Patriots vede ai primi posti Chris Hogan, Phillip Dorsett, Cordarrelle Patterson e il già citato Edelman. A seguire, Paul Turner, Riley McCarron Devin Lucien e Matthew Slater, quest’ultimo di regola gunner dello special team. Infine, il rookie Braxton Berrios, scelto al sesto giro e già a sua volta alle prese con un infortunio.

Questo gruppo nel suo complesso ha 13 stagione di esperienza nel ruolo con i Patriots, peccato che 10 di loro appartengano al solo Edelman. La profondità del corpo dei running back (almeno sette i potenziali titolari) offre un tipo di alternativa già esplorata in passato, ma limita di molto le opzioni offensive di un team che punta al Super Bowl. Nonostante lo stato di grande necessità, dai corridoi di Foxboro trapela che non vi è alcun interesse per Dez Bryant, al momento ancora free agent. Che si tratti dell’ennesima cortina di fumo di Belichick o no, la situazione dei Patriots appare preoccupante. E questo senza unire a tale scenario i dubbi relativi alla offensive line e alla difesa nel suo complesso. Questa volta, ai Pats potrebbero non bastare i consueti straordinari di Brady.

MVProf