Cleveland mischia e rimischia il mazzo

All’interno della lunga serie di esperimenti portati avanti da coach Lue

Sulla carta, la stagione 2017-18 ha consegnato a LeBron James il miglior gruppo di compagni di squadra dei suoi precedenti 14 anni in NBA. Paradossalmente, i Cleveland Cavaliers non sembrano finora in grado di gestire questa quantità di talenti. O, per meglio dire, è coach Lue a non sembrare in grado. Dopo la sconfitta di domenica sera contro i terribili New York Knicks, i Cavs hanno un record di 3-4 e in queste 7 partite che hanno aperto la stagione coach Lue ha mandato in campo 5 quintetti diversi. Complici anche i diversi rimescolamenti operati dal proprio allenatore, questi stanno affrontando un momentaccio in difesa che va al di là delle quattro sconfitte. Infatti, escluse le due vittorie iniziali con avversarie in doppia cifra, Cleveland subisce una media di 115 punti a partita. L’origine di tutti i mali difensivi sta nella scarsa chimica tra i primi cinque uomini in campo. Non è un caso che nelle ultime cinque partite i Cavs siano finiti sotto di un totale di 54 punti nei primi quarti. Coach Lue continua a condurre esperimenti su esperimenti, ma fin qui i risultati sono assolutamente negativi.

ESPERIMENTO #1: Love centro

La prima sperimentazione di coach Lue è arrivata già in offseason e riguardava la posizione di centro titolare. Nei suoi piani, Kevin Love sarebbe stato spostato da ala grande a centro, con conseguente retrocessione di Tristan Thompson in panchina. La scelta di coach Lue non è stata presa in base alle esigenze di ottobre, ma a quelle del prossimo giugno, quando con ogni probabilità i Cavs si troveranno di fronte i Golden State Warriors per il quarto anno di fila. Preparare la squadra a giocare con un quintetto basso contro quelli che sono gli specialisti di tale disciplina è un’assoluta necessità. Thompson è stato a dir poco tragico nelle scorse finali. Maledizione delle Kardashian o meno, TT accumulò in 5 partite un Plus/Minus di -48 e persino il sottodimensionato Steph Curry prese più rimbalzi del 2.06m ex giocatore di Texas. Proprio la sua statura e il suo scarso atletismo si accoppiano male con l’arcinota death lineup dei Dubs. Il loro quintetto piccolo formato da Curry-Thompson-Iguodala-Durant-Green è eccellente sia come qualità dei tiratori in attacco sia come attitudine ai cambi su pick and roll Risultati immagini per dwyane wade cavsin difesa. Due qualità del tutto estranee a Thompson. Dal canto suo, Love detesta giocare da centro e il rendimento nel ruolo di questo inizio di stagione sembra confermare le sue parole. Risultato: esperimento bocciato.

ESPERIMENTO #2: Wade titolare

In una mossa ampiamente prevista dai più, quest’estate Dwyane Wade ha raggiunto un buyout con i Chicago Bulls e ha raggiunto LeBron a Cleveland. Per i due super amici si tratta della terza volta nella stessa squadra, dopo le esperienze vincenti di Team USA e Miami Heat. Che si tratti di deferenza verso un tre volte campione NBA o di ordini del vero allenatore del team (ovvero LBJ stesso), il nativo di Chicago è entrato in quintetto da subito. Questo ha significato il ritorno in panchina di JR Smith. Quello che fu il Sesto Uomo dell’Anno nel 2013 avrebbe mal digerito l’esclusione dalla lineup iniziale, parlando apertamente di frustrazione per non essere stato interpellato sulla faccenda se non a decisione ormai presa. Dal canto suo, Wade è durato appena tre partite nel ruolo di guardia titolare. Nelle prime tre partite giocate, Wade ha avuto una media di 5.7 punti a partita tirando col 28% dal campo. Oltre a un fisico ormai in declino, l’ex Flash ha sofferto il non essere più la prima o seconda opzione offensiva del team come sempre stato, vedendo di sera in sera James, Love, Rose, Smith, Crowder e Shumpert prendere più tiri di lui. Da veterano e campione vero, Wade è stato lui per primo a bussare nell’ufficio di coach Lue e dire che per il bene del team era il caso che partisse dalla panchina. Dopo una carriera fatta di 1079 partite giocate da titolare, Wade pare sia destinato a finire sul pino da qui in avanti. Risultato: esperimento fallito.

ESPERIMENTO #3: LeBron pointguard

Dal suo ingresso in NBA, LeBron ha impiegato poco tempo per dimostrato di essere chiaramente la miglior ala piccola della lega. A seconda dei ruoli e delle lineup, ha anche dimostrato di essere la miglior ala grande, il miglior centro, il miglior allenatore e il miglior GM. Da questa settimana, ha deciso di diventare anche il miglior play della lega, con buona pace di CP3, Russ e compagnia. Più che di una scelta trattasi di una necessità. Dall’ultima partita giocata lo scorso anno, i Cavs hanno perso addirittura quattro playmaker. Deron Williams non è stato rinnovato, Kyrie Irving è stato scambiato… con un Isaiah Thomas infortunato, stessa sorte capitata allo sciancato cronico Derrick Rose. L’ex Raptors Jose Calderon è partito titolare contro Orlando, ma non può essere considerato un’opzione a lungo termine per una squadra da titolo. Ecco così materializzarsi LBJ come pointguard, ruolo che ufficialmente ricopre da tre partite. A dire il vero, che ‘Bron sia sempre stato il play “occulto” dei Cavs è il segreto meno segreto dell’NBA e questa sua tendenza ha contribuito notevolmente ad alienare Kyrie. Lo spostamento “formale” di ruolo di LeBron ha sì prodotto un miglioramento nel suo rapporto assist/palle perse (da 1.9/1 a 2.4/1), ma non della sua squadra. Archiviata con fin troppe difficoltà la pratica-Bulls, con Risultati immagini per shumpert jr smithquesta configurazione sono arrivate due brutte sconfitte contro i Nets, peraltro senza Russell e Lin, e i Pelicans. Risultato: esperimento fallito.

Esperimento #4: Shumpert titolare

Finito dentro e fuori dalla naftalina per parte della scorsa stagione, Iman Shumpert ha fatto un inatteso ritorno nel quintetto titolare dei Cavs nella partita di sabato contro Anthony Davis e i suoi Pelicans. Il motivo della sua presenza nel roster di Cleveland è da ricercare nel suo ruolo come specialista difensivo, specie come difensore perimetrale. Pur in un’NBA sempre più positionless, lo spostamento del mastodontico James nel ruolo di play ha creato un mismatch automatico in difesa e il nome di Shumpert è tornato d’attualità. Il suo ingresso in quintetto ha significato lo spostamento in panchina di Crowder, più adatto a marcare gli esterni che le guardie. All’ex Knicks non verrà mai chiesto più di tanto in attacco (e i 5pts con tre tiri confermano la tendenza), ma nemmeno nella metà campo difensiva ha dato un’apporto significativo. Al contrario, la difesa perimetrale è addirittura peggiorata con Shumpert in quintetto. Dopo aver concesso una media di 112.7pts ai precedenti tre avversari, a NOLA i punti sono saliti a 123 e proprio Jrue Holiday, l’uomo designato di Shumpert, ha segnato 29 punti tirando col 71%. Risultato: esperimento fallito.

La tabella mostra i 5 diversi quintetti utilizzati dai Cavs nelle prime 7 partite della stagione e i risultati che hanno portato:

Schermata 2017-10-30 alle 02.36.51.png

In mezzo a tutti questi turbinii di giocatori, con otto diversi Cavs dentro e fuori dalla lineup, viene spontaneo porsi una domanda: esiste un quintetto ideale su cui Cleveland potrà prima o poi fare affidamento? In teoria, questo dovrebbe vedere in campo Thomas-Smith-James-Love-Thompson. Dal suo ritorno previsto per gennaio, Thomas dovrebbe essere il play titolare, eppure è difficile immaginare come un quintetto con IT potrà mai compiere un upgrade difensivo. In più, JR al momento tira col 24%, Love non ha fatto il salto di qualità e Thompson continua nella flessione iniziata lo scorso anno. E ancora non è chiaro quanto sia lecito contare sulle riserve. La squadra è nuova e la stagione lunga, ma la panchina di coach Lue potrebbe cominciare a scottare a breve. È comunque presto per parlare di allarme rosso: non va scordato che già l’anno scorso Cleveland ha dimostrato di poter mettere le marce alte quando conta. Fino ad allora, però, ancora una volta toccherà a LeBron fare gli straordinari per trascinare i Cavs fino a giugno.

MVProf

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *