Guida ai Playoff NBA 2017 – primo turno
Analisi del primo turno di playoff della NBA di quest’anno: poche sorprese all’orizzonte e serie già indirizzate verso le teste di serie
EASTERN CONFERENCE
(1) BOSTON CELTICS – (8) CHICAGO BULLS
I Boston Celtics tornano sul gradino più alto dell’est per la prima volta dalla stagione 2007-08, quella dell’ultimo titolo. A differenza di allora, la squadra non vive delle prestazioni dei Big 3, ma di un “little one” e tante buone pedine attorno. La truppa di Brad Stevens fa della profondità della propria panchina una delle armi principali, con una rotazione stagionale a 12-13 uomini a sostenere una stagione storica di Isaiah Thomas. Con la postseason la rotazione sarà realisticamente ristretta a 8-9 e resta da verificare se basterà. Chi dà ai Chicago Bulls una chance di centrare l’upset dà fin troppa stima al nome sulle canotte e pare essere ricaduto nel miraggio in cui erano già caduti in molti quest’estate: Rondo, Wade e Butler insieme? Forte! Invece, la stagione ha raccontato una storia ben diversa, destinata a confermarsi al primo turno.
PREVISIONE: Celtics 4 – Bulls 1
(2) CLEVELAND CAVALIERS – (7) INDIANA PACERS
Gli dei del basket hanno guardato giù dal cielo e fornito al loro pupillo una bella panacea per i loro mali. Schivati i potenziali proiettili di Bulls e Heat, contro i quali avevano un record perdente combinato di 1-7, i Cleveland Cavaliers affrontano i più malleabili Indiana Pacers, sconfitti in tre dei quattro incontri stagionali. Vero, una di quelle vittorie è arrivata in doppio overtime al cardiopalma e ora i Pacers hanno riaccolto il figliol prodigo Lance Stephenson, ma tempo una settimana e Lance tornerà sul divano a giocare alla play. Una Indiana ben più attrezzata di quella odierna non ha mai sconfitto LeBron James in una serie di playoff e il record di futilità non verrà messo in discussione nemmeno quest’anno. I Cavs chiuderanno la serie con uno sweep, illudendo molti che i problemi degli ultimi mesi siano magicamente spariti. Invece, si tratta solo di polvere spazzata (swept, come i Pacers) sotto il tappeto.
PREVISIONE: Cavs 4 – Pacers 0
(3) TORONTO RAPTORS – (6) MILWAUKEE BUCKS
I Toronto Raptors hanno da poco ritrovato il loro leader Kyle Lowry dopo un lungo infortunio giusto in tempo per i playoff. I canadesi hanno retto il colpo più che degnamente in questi mesi e viene da chiedersi se al completo avrebbero potuto arrivare più in alto in classifica. I Milwaukee Bucks dopo un’annata deludente sono tornati a ruggire, a loro volta pure privi per mesi di una pedina fondamentale come Jabari Parker (a tal proposito, occhio all’impatto che avrà sul lungo periodo il secondo crociato saltato in poco più di due anni). Il Greek Freak è pronto alla lotta e non è più una sorpresa; ciò che invece stupisce di più della squadra ottimamente allenata da Jason Kidd è la profondità della panchina, che può permettersi di tenere con minutaggio basso giocatori veterani come Terry e Monroe. Occhi puntati sul rookie Brogdon, possibile ROY. Non proprio una serie da upset visto il peso unilaterale dell’esperienza, ma i Raps se la dovranno sudare.
PREVISIONE: Raptors 4 – Bucks 2
(4) WASHINGTON WIZARDS – (5) ATLANTA HAWKS
I Washington Wizards hanno dimostrato una crescita costante ed invidiabile dopo il mancato arrivo di Kevin Durant e dopo l’inizio di stagione col freno a meno tirato di 7-13. Il backcourt di Wall&Beal è fra i migliori in NBA, mentre quello degli Atlanta Hawks è ancora molto acerbo. Atlanta può contare sul lungo più forte delle due squadre in Millsap, che però da solo non è in grado di indirizzare la serie. Gli scontri fra #4 e #5 sono spesso imprevedibili, ma questo in particolare pare avviato verso la capitale USA.
PREVISIONE: Wizards 4 – Hawks 2
WESTERN CONFERENCE
(1) GOLDEN STATE WARRIORS – (8) PORTLAND TRAILBLAZERS
Se è vero che i Golden State Warrios sono gli sfidanti designati dei Cavs, allora è da sottolineare come il momento di forma dei Dubs sia diametralmente opposto al loro. Perso KD per parte della seconda metà di stagione, i Warriors si sono presto adeguati alla sua assenza, inanellando un’impressionante serie di vittorie consecutive che, col ritorno di Durant, sono diventate 15 nelle ultime 16 partite giocate. I Portland Trailblazers affrontarono i Warriors l’anno passato, venendo eliminati al secondo turno dalle magie di Steph Curry. I Blazers di quest’anno sono però assai diversi: non tanto negli uomini, attraverso cui si sono anzi rinforzati, ma nell’anima. L’anno scorso avevano la scimmia sulla spalla perché considerati da tutti un team da lottery, mentre quest’anno, al momento di confermare l’annata, sono peggiorati. Le sole 8 sconfitte rimediate dall’All Star break hanno certamente mascherato una stagione vissuta sull’orlo dell’eliminazione dalla corsa all’ottavo posto, raggiunto con le unghie e con i denti. Damien Lillard prevede i suoi Blazers in 6, noi siamo di parere leggermente diverso.
PREVISIONE: Warriors 4 – Blazers 0
(2) SAN ANTONIO SPURS – (7) MEMPHIS GRIZZLIES
Prima stagione senza Tim Duncan, ma altra stagione da 60+ vittorie per i San Antonio Spurs. Lontano è il 2011 in cui i Memphis Grizzlies fecero l’upset del decennio detronizzando proprio gli Spurs col miglior record ad ovest (61-21, identico a quest’anno). I punti di forza della squadra di Pop rimangono i medesimi anche col cambio di generazione, come miglior defensive rating e seconda peggior percentuale concessa agli avversari dal campo. In più l’aver coltivato giocatori – gli ennesimi – passati sotto i radar come Simmons e Dedmon; da un altro di loro, Kawhi Leonard, ha avuto una stagione che sfiora l’MVP. I Grizzlies in estate avevano fatto investimenti pesanti per Conley e Parsons: dal primo hanno avuto un’ottima annata sotto ogni voce statistica, mentre dal secondo solo l’ennesima delusione seguita da un infortunio grave. Il tutto, unito all’assunzione di coach Fizdale al posto di coach Joerger e il conseguente spostamento di Z-Bo a sesto uomo è risultato… in una sola vittoria in più. Ciliegina sulla torta, Tony Allen fuori per infortunio. Nelle parole dell’immortale Bardo, Much Ado About Nothing.
PREVISIONE: Spurs 4 – Grizzlies 1
(3) HOUSTON ROCKETS – (6) OKLAHOMA CITY THUNDER
Meglio del Natale in estate e del ponte del Primo Maggio messi insieme! Quella fra Houston Rockets e Oklahoma City Thunder si preannuncia una battaglia imperdibile fra i due maggiori candidati al premio di MVP (a tal proposito, un pezzo a breve). I razzi hanno avuto un’annata super, ben oltre le aspettative di molti: se è vero che il sistema-D’Antoni premia molto le statistiche dei tiratori, le ultime annate fallimentari con Lakers e Knicks non facevano pensare a tanto successo in Texas. OKC ha in Russell Westbrook il giocatore più elettrizzante dell’intera lega, forse dell’intero panorama sportivo americano. Le sue 42 triple-doppie stagionali hanno battuto il record – che si credeva immortale – di Oscar Roberson e hanno fatto passare in secondo piano le 22 dello stesso James Harden. In stagione, i Rockets hanno vinto 3 dei 4 scontri con OKC, ma solo una di queste W è giunta con più di tre punti di margine. Se si fosse al campetto sotto casa a giocare un uno-contro-uno, punteremmo volentieri un dollaro su Westbrook, ma in un contesto di squadra Houston ha i pezzi migliori. Da vedere se e come l’esito influenzerà l’esito del voto di MVP stagionale (alcuni hanno già votato): ormai sembra malvagio dare ulteriori traguardi al #0 da superare, ma già portare la serie alla settima sarebbe da MVP.
PREVISIONE: Rockets 4 – Thunder 3
(4) LOS ANGELES CLIPPERS – (5) UTAH JAZZ
Serie che rappresenta il destino delle rispettive franchigie. Come dice il detto, nella vita c’è chi scende e c’è chi sale. Chi scende sono i Los Angeles Clippers, che negli ultimi quattro anni sono andati in calando come numero di vittorie (57, 56, 53 e 51), mentre chi sale sono gli Utah Jazz, le cui W sono aumentate ancor più vistosamente (25, 38, 40 e 51). I Clips hanno avuto la loro occasione di intavolare uno scambio per Carmelo Anthony per il quale, stando alle fonti vicino alle squadre, non avrebbero nemmeno dovuto sacrificare uno fra Paul, Griffin e Jordan. Coi primi due in scadenza in estate, viene da chiedersi se non valesse la pena tentare la trade. I Jazz hanno sicuramente alzato le marce con l’ingresso di veterani come Diaw, Hill e Johnson, oltre che aver ricevuto un’annata super da Gordon Hayward. Serie tirata fino all’ultimo, coi Clips avvantaggiati dalla maggiore esperienza.
PREVISIONE: Clippers 4 – Jazz 3
MVProf
P.S. Ultima considerazione in chiusura: se i playoff seguissero il percorso fin qui tracciato, significherebbe poche sorprese e un sostanziale dominio delle prime 4 squadre di ogni conference. Ciò potrebbe avere un potenziale contraccolpo sugli ascolti, già in calo in tutta la stagione.