Oh, snap! – Week 12
You like that! – Il meglio della settimana
INDIANAPOLIS COLTS
Se è vero che in NFL non conta come si inizia una stagione, ma come la si finisce, gli Indianapolis Colts stanno eseguendo il piano a meraviglia. Dopo un inizio di stagione da incubo a 1-5, Indy ha vinto cinque partite consecutive superando per la prima volta in stagione quota .500. Artefici principali dei successi di squadra sono Andrew Luck, che da otto gare filate ha lanciato almeno 3 TD, e la sua impenetrabile O-line. Domenica è arrivato il poker di W col successo in rimonta sui Miami Dolphins, incapaci di gestire il +10 nel 4° quarto e rimontati dal FG del GOAT Vinatieri nel finale. Peccato solo che, in tema di rimonte, i Colts condividano la division con i Texans, partiti a loro volta malissimo, ma reduci da 8 successi di fila.
CHASE DANIEL
Il protagonista più inatteso nelle tre gare del Thanksgiving è stato senza dubbio Chase Daniel, che ha guidato alla vittoria i Chicago Bears orfani dell’infortunato Mitch Trubisky contro i rivali dei Detroit Lions. Pur essendo in NFL da 9 anni, quella di giovedì è stata appena la quarta partita NFL giocata da Daniel. Nonostante l’utilizzo col contagocce, l’ex QB di Missouri ha già guadagnato in carriera $28M, a cui vanno aggiunti fino a $10M dell’attuale contratto con i Bears. In altre parole, $363k a ogni passaggio completato / $7M a partita / $14M a vittoria. In più, Daniel è stato anche campione NFL con i Saints senza mai vedere il campo. Quando si dice massimo risultato col minimo sforzo.
PHILIP RIVERS
Si dice che la perfezione non appartenga a questo mondo, ma domenica Philip Rivers ci è andato dannatamente vicino. Contro i derelitti Arizona Cardinals, il QB dei Los Angeles Chargers ha iniziato la partita realizzando 25 passaggi completati di fila, stabilendo un nuovo record NFL. Rivers ha poi chiuso la partita 28 su 29 (96.6% di completi, altro record!) per 259 yard e 3 TD. Per il 37enne si tratta di una prestazione epica, specie poiché arrivata la domenica dopo che un suo errore di valutazione era costato alle saette la partita contro Denver. All’interno di una città che quest’anno è stata dominata dalle vicende di Dodgers, Lakers e Rams, in sordina i Chargers stanno guadagnando punti dopo la gelida accoglienza iniziale.
Ice up, son! – Il peggio della settimana
JACKSONVILLE JAGUARS
A proposito di strisce consecutive, è ora di parlare dei peggiori della settimana. In cima alla lista troviamo i Jacksonville Jaguars, che con la sconfitta contro i Buffalo Bills sono arrivati a 7 sconfitte una dietro l’altra. Al di là del solito pessimo Blake Bortles (52% di completi, 2 INT e 21.1 di QBR), a condannare i Jags è stato il comportamento folle di Leonard Fournette. A fine 3° quarto, Fournette è corso in campo dalla sideline per buttarsi a bomba in una rissa che non lo riguardava ed è quindi stato espulso. Senza il proprio RB, i Jags non sono riusciti a sfondare il muro dei Bills e hanno anzi sbagliato il successivo FG. I Bills hanno quindi segnato 10 punti filati e mantenuto il vantaggio fino alla fine.
HUE JACKSON
Dopo essere stato licenziato dai Cleveland Browns, Hue Jackson non ha dovuto aspettare molto per tornare in sella, nello specifico come assistente allenatore dei Cincinnati Bengals. Da notare che, dopo il suo addio a Cleveland, i Browns hanno vinto 2 partite su 3, mentre Cincy le ha perse entrambe. Per di più, Jackson non pare essersi lasciato alle spalle grandi amici. Dopo aver intercettato un passaggio di Dalton, Damarious Randall ha recapitato il pallone al suo ex coach da vero troll esperto. Nel post-partita, Baker Mayfield ha rifiutato l’abbraccio con Jackson, criticandone poi la scelta di accasarsi ai rivali dei Bengals e definendolo falso. Negli ultimi tre anni, il record di Jackson è 3-36-1. Più queste due L morali.
PAT SHURMUR
Jackson non è l’unico allenatore a essere uscito da questa Week 12 con le ossa rotte. A fargli compagnia è infatti Pat Shurmur, primo colpevole del clamoroso collasso domenicale dei New York Giants. All’interno di una stagione già disastrosa, ha dell’inspiegabile la maniera in cui il coach dei newyorkesi si è arreso ai rivali dei Philadelphia Eagles. Dopo aver messo i campioni in carica all’angolo sul 19-3, Shurmur ha smesso di coinvolgere un fin lì dominante Saquon Barkley, lasciandogli appena cinque tocchi nel resto della partita. Inoltre, pur con Philly senza tre giocatori della secondaria, i Giants non avevano alcun piano specifico per mettere in difficoltà i rimpiazzi, provocando le ire di OBJ. Peggio di così…
MVProf