Oh, snap! – Week 17
You like that! – Il meglio della settimana
VITTORIE AL FOTOFINISH
Tre erano le squadre che si giocavano la stagione intera negli ultimi 60 minuti di Week 17. In NFC, i Philadelphia Eagles dovevano battere i derelitti Washington Redskins e allo stesso tempo sperare nella sconfitta casalinga dei Minnesota Vikings. Philly ha sgretolato DC 24-0 e poi gioito per il successo dei Bears, ora avversari al primo turno. In AFC, i confronti erano due. I Pittsburgh Steelers hanno fatto il loro battendo – a fatica – i Cleveland Browns, ma l’intercetto di Baker Mayfield nel finale ha regalato la vittoria ai Baltimore Ravens: ai playoff, andranno dunque i corvi. Infine, nel testa a testa fra Indianapolis Colts e Tennesse Titans, sono stati i primi a staccare l’ultimo biglietto utile. Decisivi ancora una volta Andrew Luck e Marlon Mack.
PATRICK MAHOMES
Con la vittoria mai in discussione contro gli Oakland Raiders, i Kansas City Chiefs si sono assicurati che la strada per il Super Bowl LIII passerà per Arrowhead Stadium. Protagonista principale dell’ottima partita – e dell’ottima stagione – di KC è stato ancora una volta Patrick Mahomes. Il QB arrivava alla partita contro i Raiders con due touchdown dal traguardo dei 50 stagionali. Hill prima e Robinson poi (fucilata da 89 yard) hanno fatto arrivare Mahomes alla cifra tonda. Con le 281 yard di domenica, ha anche raggiunto il marchio delle 5,000 yard stagionali lanciate. Nella storia dell’NFL, l’unico altro QB a far parte dell’esclusivo club dei 50 TD e 5,000 yard è Peyton Manning, che ci riuscì nel 2013. Quell’anno, peraltro, vinse l’MVP. Sarà ora il turno di Mahomes?
MORS TUA, VITA MEA
Nelle ore e nei giorni che hanno immediatamente seguito la conclusione della stagione regolare 2018, molte squadre NFL hanno deciso di iniziare per tempo le pulizie di primavera. Ben sei sono stati gli allenatori licenziati: Bowles (Jets), Koetter (Bucs), Joseph (Broncos), Gase (Dolphins), Lewis (Bengals) e Wilks (Cardinals). Sommando gli addii in corso d’opera di Jackson e McCarthy, sono ora ben 8 le panchine NFL libere. Con un quarto della lega sul mercato, coach senza squadra e coordinator con ambizioni possono già aggiornare il profilo LinkedIn e stampare svariate copie del proprio CV. E non è da escludere che Trump si prenda il merito di aver creato anche questi nuovi posti di lavoro…
Ice up, son! – Il peggio della settimana
ANTONIO BROWN
La fine degna di una stagione indegna. Nonostante la già citata vittoria contro i Bengals, la Wild Card per i playoff è sfuggita dalle mani di Pittsburgh, per finire in direzione Baltimore. E dire che a metà stagione abbondante i giallo-neri occupavano le zone alte della AFC forti di un record di 7-2-1. Poi il collasso, con quattro sconfitte in cinque partite prima dell’inutile vittoria di domenica. A mettere ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato Antonio Brown. Il WR era stato annunciato out per la partita per via di un problema al ginocchio, ma si è poi scoperto trattarsi di punizione disciplinare. AB84 avrebbe avuto un acceso diverbio in settimana con un compagno, saltato meeting e allenamenti, e quindi poi lasciato la sideline a metà partita.
TOM COUGHLIN
Si chiude nel peggiore dei modi la disastrosa stagione dei Jacksonville Jaguars. Contro gli Houston Texans, i Jags hanno perso 20-3 e inanellato l’ottava sconfitta in nove partite. A finire sotto i riflettori è stato Tom Coughlin, Executive VP of Football Operations. L’ex HC dei New York Giants ha pubblicamente sgridato Leonard Fournette e TJ Yeldon, colpevoli di un comportamento a suo dire irrispettoso ed egoista. I due RB, di cui uno out per infortunio e l’altro non utilizzato, avrebbero mostrato un generale disinteresse nella partita e nei compagni. In materia di disinteresse per i Jags, lo stesso Coughlin avrebbe però qualcosa da spiegare ai fan. Va infatti ricordato che in estate ha esteso Blake Bortles, salve ricavarne 13 TD e 11 INT in stagione.
KIRK COUSINS
I Vikes, appena un anno fa a una partita dal Super Bowl, quest’anno non saranno nemmeno parte dei playoff. In un recente articolo, C3S aveva provato ad analizzare le ragioni dei problemi dei Vikings, tentando di andare oltre al banale “è tutta colpa di Mr. $84M.” Nella decisiva gara da dentro o fuori contro i Bears, è però apparso chiaro che le responsabilità del fallimento sono in buona parte da attribuire a Kirk Cousins. Pur con attacco d’élite e contro dei Bears senza motivazioni, Cousins è riuscito a mettere sul tabellone appena 10 punti. Il suo record stagionale contro squadre vincenti scende così a un deprimente 1-6. La sceneggiata sulla sideline con Adam Thielen è sintomatica di una stagione con grandi aspettative, ma mai decollata.
MVProf